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domenica 17 gennaio 2016

E DISETTE DE ZENA'


FESTA DI SANT'ANTONIO:

I FUOCHI - I DOLCI - IL CARNEVALE


I FUOCHI


In tantissimi centri dell’isola nella notte fra il 16 ed il 17 gennaio si accendono e si benedicono i fuochi in onore di Sant'Antonio; il legname viene accatastato fino a formare un’altissima piramide: Su Fogarone, o Su Foghidoni. La festa dura due giorni tra balli, canti tradizionali, buon vino e tipici dolci di sapa, segnando l’inizio del Carnevale e quindi la prima uscita (“sa prima essia”) delle caratteristiche maschere tradizionali isolane.


LA MAGIA DEI DOLCI DI SANT'ANTONIO


I dolci confezionati in onore di Sant’Antonio sono dolci speciali, dolci che hanno lo scopo di legare a sé il santo, come con un contratto.
Tutti a base di sapa e pistiddu (saba addensata con l’uso di semola posta in cottura) che avevano e hanno almeno due scopi: ringraziare il santo per grazie ricevute, o richiedere direttamente al santo una futura grazia.
Ma qui viene il bello: la componente pagana della religiosità sarda salta fuori inevitabilmente. Confezionare un dolce in onore di Sant’Antonio non significa semplicemente richiedere una grazia, significa legare il santo a sé, significa quasi obbligarlo a fare la grazia in un atto di religiosità che somiglia molto di più alla magia. A legar
e il santo a chi ha confezionato il dolce è la logica della reciprocità che influenza ancora oggi grandemente la Sardegna...
Il santo, assimilato ora a un qualsiasi vicino di casa che riceve in dono il regalo non ha possibilità: deve restituirlo, è obbligato a sa torradura...(ricambiare un favore ricevuto).


da Claudia Zedda Kalaris WebBlog
http://www.claudiazedda.it/la-magia-dei-dolci-di-santantonio-abate-in-sardegna/


INIZIA IL CARNEVALE


 “Balla chi commo benit carrasecare” (balla, che ora arriva il Carnevale), questo è l’invito dei Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, dei Boes e i Merdules di Ottana e delle  altre maschere ancora che affollano le vie dei paesi della Sardegna.
La festa del 17 gennaio segna quindi l’inizio ufficiale del Carnevale.
A Carloforte e Calasetta (di tradizione ligure) è proprio questa giornata la prima festa di carnevale, sintetizzata dal vecchio detto: "l'epifania tutte le feste si porta via....poi vegne Carlevò e u sai turne a remurcò" (poi arriva il carnevale e se le rimorchia di nuovo) ... e dalla filastrocca recitata da tanti anni a bambini carlofortini: “ Au Disette de Zenà u incuminsa Carlevà” (il 17 gennaio inizia carnevale)