blog aziendale di LA JACARANDA
locanda con cucina di Sant'Antioco



Sardegna, Sulcis, Sant'Antioco, La Jacaranda:
luoghi, eventi, curiosità
tanti motivi per venire qui


mercoledì 26 giugno 2013

CARIGNANO MUSIC EXPERIENCE

SAPORI E NOTE NELLE CANTINE DEL SULCIS

La degustazione dei migliori Carignano prodotti dalle Cantine del Sulcis  insieme con alcuni piatti tipici della tradizione culinaria del territorio, la musica di grandi artisti di fama internazionale impegnati a proporre un repertorio che spazia dal jazz al folk, dalla taranta al fado, dal classico al moderno, il tutto inserito nelle suggestive ed accattivanti location degli spazi esterni delle cantine, di antichi borghi, di aree archeologiche;
ecco quanto anche questa estate costituisce l’appuntamento forse più interessante e coinvolgente dell’estate sulcitana in onore del principe dei vini rossi sardi.
La rassegna CARIGNANO MUSIC EXPERIENCE in programma dal 7 luglio al 25 agosto promuoverà anche quest’anno il vino Carignano, prodotto d’eccellenza del territorio sulcitano, in una felice combinazione di sapori e note che renderanno magiche sei notti dell’estate 2013.
Il grande vino di questo territorio, una eccellenza che può essere volano per l'economia di un territorio in forte difficoltà economica, attraverso un modo diverso di fare turismo, un turismo di qualità, che si interessa al territorio in maniera genuina, che vuole scoprire e far conoscere le antiche radici ambientali e culturali che consentono ai nostri prodotti tipici  e di qualità di essere apprezzati in tutto il mondo e che, gustati nel territorio d’origine, consentono di vivere un'esperienza davvero unica..

Si parte il 7 luglio nella Cantina di Santadi, con il Terre Brune ed il Rocca Rubia e lo swing  di un concerto della formazione di Massimo Lopez dedicato a grandi canzoni del  repertorio di Cole Porter, George Gershwin, Lelio Luttazzi e Nicola Arigliano.

Secondo concerto il 14 luglio nel piazzale della Cantina di Calasetta con il Tupei e il Piede Franco ed il jazz del Nuevo Tango Ensemble un trio italiano il cui repertorio è  ispirato alla musica del compositore argentino Astor Piazzolla.

La terza serata farà tappa il 28 luglio al Borgo Is Loccis Santus di San Giovanni Suergiu; qui il Carignano si sposa con la magica voce della cantante algherese Franca Masu, il cui Ensemble proporrà  Jazz & Fado in un concerto che parte dalle tradizioni musicali della sardegna per approdare alla musica iberica ed in particolare al Fado, nella cui interpretazione la Masu è considerata fra le migliori voci in circolazione.

Il 4 agosto 2013  il quarto appuntamento del CARIGNANO MUSIC EXPERIENCE arriva alla Cantina Sardus Pater Sant'Antioco, con i suoi IS ARENAS ( TRE BICCHIERI GAMBERO ROSSO 2013), ARRUGA (ROSSO DELL’ANNO secondo la guida dei Vini d’Italia 2012) e KANAI (che ha ottenuto la Corona nella guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club 2013), abbinati ai piatti del grande Chef Achille Pinna, per impreziosire l’irrompere negli spazi aperti della Cantina della Taranta e della Pizzica, canti e danze del Salento, travolgenti ed inebrianti come il migliore Carignano.

Una nuova grande notte, l’11 agosto 2013 nella suggestiva Piazza del Nuraghe di Sant'Anna Arresi con il Buio della Cantina Mesa e la World Music de "I FILARMONICI DI BUSSETO" che giocano con la musica di capolavori quali il Bolero di Ravel, le colonne sonore di Nino Rota, i tanghi di Piazzolla, le canzoni di Gershwin, divertendosi e facendo divertire chi ascolta.

Ultima data il 25 agosto, alla Grande Miniera di Serbariu, Carbonia: qui il Carignano del Sulcis battezza una anteprima nazionale: Antonella Ruggiero & Maurizio Camardi in "UNIVERSI DIVERSI": due grandissimi artisti, due universi diversi, come il titolo del loro progetto musicale, capaci di confrontarsi ed incontrarsi in uno spettacolo che si preannuncia di grandissimo spessore, degna conclusione di una bellissima manifestazione.

La manifestazione CARIGNANO MUSIC EXPERIENCE è organizzata dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Carbonia Iglesias e dall’Associazione Strada del Vino Carignano del Sulcis, in collaborazione con le cinque cantine del Sulcis produttrici di Carignano: 6Mura, Calasetta, Mesa, Santadi, Sardus Pater, e con i Comuni di Calasetta, Carbonia, Santadi, Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu e Sant’Anna Arresi.

lunedì 24 giugno 2013


Arrivano i programmi di manifestazioni dell'estate sulcitana

CALASETTA 2013 - UN'ESTATE DI EMOZIONI


Si stanno definendo i programmi che le diverse amministrazioni comunali ed associazioni Pro Loco predispongono in occasione della stagione estiva. Vi terremo informati anche da questo blog su quanto e cosa le varie cucine sulcitane ci propineranno in questa stagione estiva, per offrire ai turisti ed ai residenti un'occasione di svago, di conoscenza dei saperi e sapori del territorio, ma anche di stimolanti proposte culturali. L'auspicio è che le offerte siano quanto più possibili diversificate e messe in calendario in modo da non costringere nessuno a scelte dolorose fra diverse interessanti proposte messe in calendario nello stesso giorno.
Il Comune di Calasetta arriva per primo e merita quindi il link al programma completo, che può essere consultato e scaricato da qui:
http://www.prolococalasetta.it/press/estate-a-calasetta-2013_1370858048.pdf

Il programma promette un'estate di emozioni e, scorrendo le diverse iniziative in calendario ci pare proprio che possa mantenere la promessa.
Tra le tante iniziative programmate segnaliamo:
  • la sagra "sardine e carignano" di sabato 6 luglio,
  • il festival culturale Liberevento ( 2, 3 e 4 agosto) del quale ci occuperemo quando sarà diffuso il programma completo;
  • il "concerto al tramonto "  di Enzo Favata decoder quartet (giovedì 8 agosto, in collaborazione con il Festival "Musica sulle Bocche" di Santa Teresa di Gallura e Bonifacio);
  • la serata tipica di gastronomia tedesca "German Party" di venerdì 9 agosto;
  • l'ormai tradizionale ed interessante Corteo Storico dell'11 agosto;
  • la riproposizione della simpatica e coinvolgente iniziativa della "cena in bianco" di sabato 10 agosto.
Ora attendiamo gli altri programmi e ci prepariamo a vivere intensamente le notti di questa estate sulcitana 2013.

giovedì 20 giugno 2013

Montessu - Villaperuccio



VILLAPERUCCIO - NECROPOLI PRENURAGICA DI MONTESSU

NECROPOLI DI MONTESSU



DOMUS DE JANAS

Nelle prime luci del mattino e all’imbrunire, nel silenzio della campagna, proprio come racconta una antica favola sarda, sembra quasi di sentire le fate che cantano, tessendo su telai doro: le piccole grotticelle che si affacciano sullanfiteatro naturale di Montessu, sono le loro magiche dimore.
Se ne sono trovate più di quaranta, scavate nella roccia trachitica, in uno scenario naturale di una suggestione unica.
E’, questa, forse la più grande necropoli a “domus de janas” (case delle fate) di tutta la Sardegna.
In questo maestoso sito, circa 5.000 anni orsono, il popolo di cacciatori e di agricoltori che viveva nella pianura sottostante seppelliva i propri defunti.
Sono di particolare bellezza le numerose incisioni simboliche che decorano alcuni di questi piccoli antri, presentando ancora, a dispetto del tempo, tracce di ocra rossa, simbolo di sangue rigeneratore, a dimostrare la speranza dei vivi di ottenere, sul riposo dei defunti, la protezione della Dea Madre.
Tra tutte le grotte, spicca “Sa Cresiedda” (la chiesetta), con le sue colonne risparmiate sulla roccia con abile perizia.
Religiosità, arte e magia si fondono in un insieme di sublime magnetismo, offrendo uno spettacolo indispensabile da vedere e difficile da dimenticare.
(C.d.M.)
 
VILLAPERUCCIO – distanza da Sant’Antioco: 25 Km.

Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00

Suggerimenti per la visita:

Si consiglia abbigliamento comodo, scarpe sportive o altre calzature per escursione.

mercoledì 19 giugno 2013

LE PIETRE - ANIMA DI SARDEGNA

Su para e sa mongia (il frate e la suora)
Questi due menhirs  prenuragici siti lungo l'istmo che collega l'isola di Sant'Antiocoalla terra madre, rozzamente sbozzati, hanno caratteristiche prettamente femminili (il più basso), mentre l'altro rappresenta sicuramente l'elemento maschile.

 


Per gli amici sardi e per quanti amano la Sardegna, anche solo per quell’odore da sortilegio che prende e ammalia quanti si avvicinano a questa splendida terra, con la forza di una Circe misteriosa, pubblichiamo questo testo di Marcello Serra ripreso, con un recente post su Facebook, da Pino De Filippis che elogiamo e ringraziamo.
Buona lettura.

«[…] Indimenticabile e assolutamente diverso è l’odore della Sardegna.

L’avvertite subito approdando, ma esso vi raggiunge anche in alto mare, come il primo saluto, non appena cominciano a disegnarsi le coste ed i monti indocili di questa terra. Poi esso vi accompagnerà per ogni strada, illanguidendosi appena nelle città più folte, diventando più gagliardo ed insistente nelle campagne e sulle alture. Ma non vi abbandonerà mai, perché tutta l’aria dell’isola ne è impregnata. Quell’odore è il respiro stesso della Sardegna. Delle sue macchie d’albatro, di cisto, di lentischio, di mirto, di timo e di ginestre; dei cespugli d’asfodelo, d’erica, d’euforbia, di salvia, di rosmarino; delle siepi di cactus, di agavi, di prunelle, di more, di biancospino; delle basse foreste di oleandri, di filliree, di terebinti, di ginepri, d’olivastri, di tamerici e d’umili palme nane; dei boschi d’elei, di mandorli, di agrumi, di roveri, d’agrifogli, di carrubi, d’ulivi, di sugheri, di perastri, di noci, di castagni, d’avellani; di tutta la flora arcaica superstite ancora con molti esemplari sulle rupi terziarie. Ma è anche il respiro dei suoi comignoli, dei rustici forni dove cuoce il pane casalingo, delle carbonaie, degli stazzi e dei «furriadroxius», degli ovili, dei villaggi di schisto, di granito, di trachite o di fango. E soprattutto è l’odore delle sue rocce, arroventate dalla fiamma millenaria di un sole implacabile, che cuocendo quelle vertebre di sasso ne distilla l’essenza antica e più segreta.

Su queste pietre, adesso, occorre anzi intrattenerci un poco per decifrare ed intendere meglio la natura e l’anima di quest’isola, indissolubilmente legata fin dalle origini, per la sua stessa struttura, ad una sorte petrosa.

Anche una leggenda, che narra la nascita di questa terra, sottolinea il ruolo preponderante di queste rocce nella composizione della Sardegna e, come vedremo, anche nelle sue vicende umane.

Questa leggenda racconta che l’isola nacque con tutte le membra di sasso, perchè al Signore, che la creò per ultima, era avanzato soltanto un mucchio di pietre, ch’Egli depose in mezzo al mare, comprimendole e segnandole col suo sandalo di fiamma. La mitica invenzione adombra con evidenza un dato obbiettivo: commenta cioè col suo linguaggio di favola l’esuberanza e la versatilità delle risorse petrografiche, generate nel grembo della Sardegna da un lunghissimo travaglio geologico. Tutte le quattro ere principali hanno infatti lasciato qui tracce evidenti ed innumerevoli del loro passaggio.

Il Paleozoico è rappresentato dai porfidi, dal permico, dai graniti, dal silurico, dal devonico e dal cambrico, il Mesozoico si esprime con le calcari dolomie, le arenarie, le marne; il Terziario si articola nei basalti, nelle trachiti recenti ed antiche, nel miocene e nell’eocene; il Quaternario infine si manifesta con le terre alluvionali e con le dune.

Il quadro è dunque orchestrato con una eccezionale fantasia di timbri e di accordi, con una inesauribile ricchezza d’effetti. E mentre genera proprio con questa sua complessità multanime quella varietà di cadenze, di colori, di tagli panoramici e di prospettive che caratterizza il paesaggio sardo, giustifica anche l’incidenza che le pietre hanno sempre avuto nella storia e nella civiltà dei sardi.

Sono queste infatti il tema perenne delle loro favole, che narrano d’uomini e d’animali pietrificati, d’esseri perversi che dopo il maleficio furono tramutati in sasso, di creature malvage o superbe e di antichi mostri imprigionati nelle rupi per la loro protervia.»

Marcello Serra
Da “Sardegna quasi un continente”
di M. Serra
Ed. Fossataro – Cagliari, 1958

mercoledì 12 giugno 2013

VI edizione della Summer School in Archeologia fenicia e punica

Ritornano, tutti i MARTEDI' e GIOVEDI' dal 14 giugno al 18 luglio, le interessantissime lezioni, aperte a tutti, della SUMMER SCHOOL in Archeologia fenicia e punica, giunta alla sesta edizione, organizzata dalle Amministrazioni Comunali di Sant'Antioco e Carbonia e dalla Provincia di Carbonia-Iglesias in collaborazione con l'Università di Sassari.
Le conferenze si terranno tutte alle ore 21.30 (senza pertanto "rubare" nulla alla voglia di mare e di spiaggia dei residenti e dei turisti!!) ad eccezione di quelle che avranno luogo nei siti di scavi aperti,  che sono previste per le ore 11 e daranno la possibilità, oltre che di seguire le conferenze, di visitare i siti.

Questo il programma della manifestazione:
Sulci la bella, la città sepolta.... (S.Susini)

VENERDI' 14 GIUGNO - Sant'Antioco, aula consiliare, ore 21.30

P. BARTOLONI: IL TOPHET

GIOVEDI' 20 GIUGNO - Area archeologica di Pani Loriga, SANTADI, ore 11

M.BOTTO: Presentazione dei nuovi risultati di scavo

MARTEDI' 25 GIUGNO - Monte Sirai, CARBONIA, ore 11

C. PERRA: La fortezza del Nuraghe SIRAI - Nuovi risultati


GIOVEDI' 27 GIUGNO - Sant'Antioco, aula consiliare, ore 21.30

F. CENERINI: Sant'Antioco Antica: le pietre parlano

MARTEDI' 2 LUGLIO - Casa Fenu, VILLAMASSARGIA, ore 21.30

G.CARENTI: Gli studi archeologici nel Sulcis

MARTEDI' 9 LUGLIO - Area Archeologica del Cronicario, SANT'ANTIOCO, ore 11

E. POMPIANU: Nuovi risultati dall'area del Cronicario di Sant'Antioco

GIOVEDI' 11 luglio -  Monte Sirai, CARBONIA, ore 11

M. GUIRGUIS: Presentazione nuovi risultati di scavo dell'insediamento di Monte Sirai

GIOVEDI' 11 LUGLIO - CALASETTA, Aula consiliare, ore 19

P. BARTOLINI : I porti e gli approdi fenici dell'arcipelago del Sulcis

MARTEDI' 16 LUGLIO - SANT'ANTIOCO, Museo Archeologico, ore 21.30 

S. MUSCUSO: Visita guidata al Museo Ferruccio Barreca nel nuovo allestimento

GIOVEDI' 18 LUGLIO -  Sant'Antioco, aula consiliare, ore 21.30

A. UNALI: Sulky fenicia e punica: risultati della campagna di scavo 2013 
 
 


 
 

martedì 4 giugno 2013

LA ROSA DEI VENTI



La rosa dei venti

Il vento è la caratteristica principale del meteo delle isole. Per fortuna le isole minori offrono sempre un tratto di costa e numerose insenature “ a ridosso”, qualsiasi vento possa imperversare.
E’ buona norma, per trovare sempre un punto riparato, conoscere la rosa dei venti e la direzione dei venti principali.
A Sant’Antioco e nel Sulcis il vento prevalente è lo Scirocco (sud-est), che difficilmente spira con forza, durante il periodo estivo si alterna nelle ore pomeridiane con il più fresco Maestrale (nord-ovest), che contribuisce a rendere meno afose e più piacevoli le giornate trascorse al mare.
Al contrario il Libeccio (sud-ovest) e il Ponente (ovest), pur essendo venti meno frequenti, quando soffiando si fanno sentire agitando in modo considerevole il mare.
Praticamente inesistenti, se non in alcune sporadiche giornate invernali i gelidi venti di Tramontana (nord) e Grecale (nord-est).
La rosa dei venti più semplice è quella a 4 punte formata dai soli quattro punti cardinali:

  • Nord anche detto settentrione, mezzanotte, borea o tramontana
  • Sud anche detto meridione, mezzogiorno oppure ostro
  • Est anche detto oriente o levante
  • Ovest anche detto occidente o ponente

Tra i quattro punti cardinali principali si possono fissare 4 punti intermedi:

  • Nord-Ovest anche detto maestrale
  • Nord-Est anche detto grecale
  • Sud-Est anche detto scirocco
  • Sud-Ovest anche detto libeccio

Questi quattro uniti ai quattro punti cardinali formano la rosa dei venti a 8 punte.
Ai vari punti cardinali ed ai punti intermedi sono associati anche altri nomi che identificano i venti provenienti da quelle direzioni. Infatti sono anche nomi di venti: tramontana, bora (vento gelido che soffia da est-nord-est), ostro (vento caldo che soffia da sud), levante e ponente, maestrale, scirocco.
È questa doppia corrispondenza tra punti cardinali e nomi di venti che genera il nome rosa dei venti.


Il maestrale è un vento forte e freddo proveniente da Nord-Ovest, tipico della stagione invernale, che soffia con particolare frequenza soprattutto in Sardegna e nella Valle del Rodano, in Francia.
Lo scirocco è un vento caldo proveniente da Sud-Est che proviene dal Sahara e da altre regioni del nord Africa. Nasce da masse d'aria tropicali calde e secche trascinate verso nord da aree di bassa pressione in movimento verso est sopra il Mediterraneo. Lo scirocco secca l'aria ed alza la polvere sulle coste del Nordafrica, tempeste sul mediterraneo e tempo freddo sull'Europa. Il vento soffia per un tempo variabile da mezza giornata a molti giorni.
La tramontana è un vento freddo proveniente da nord, frequente in Liguria, soprattutto in inverno, dove spira con particolare violenza, in particolare allo sbocco delle valli, causando repentini e considerevoli cali di temperatura. Può verificarsi a cielo sereno, oppure con cielo nuvoloso e precipitazioni quando è associata ad un sistema perturbato.
La Bora/Grecale è un vento catabatico nord/nord-orientale, che soffia nel Mar Adriatico, in Grecia e in Turchia. Il nome deriva dal fatto che è un vento settentrionale, "boreale"; la Bora è famosa soprattutto a Trieste, dove soffia specialmente in inverno.
Il Levante è un vento generalmente debole che spira da Est verso Ovest nel Mediterraneo occidentale. Il vento si origina nel centro del Mediterraneo al largo delle Isole Baleari e soffia verso Est per raggiungere la sua massima intensità attraverso lo Stretto di Gibilterra. È un vento fresco e umido, portatore di nebbia e precipitazioni; può manifestarsi in qualunque periodo dell'anno, ma ricorre comunemente fra luglio e ottobre. Il nome del vento deriva da levante inteso come Est, il punto cardinale da cui ha origine.
Ostro o mezzogiorno (dal latino Auster, vento australe) è il nome tradizionale di un vento che spira da Sud nel Mar Mediterraneo; è anche detto vento di Mezzogiorno. L'ostro è un vento caldo e umido portatore di piogge. I suoi effetti sul clima italiano sono piuttosto deboli e poco sensibili. L'Ostro è a volte identificato col Libeccio o lo Scirocco ai quali è simile.
Libeccio (spira da Sud Ovest). Vi sono più ipotesi sul nome: la più diffusa, è che derivi dal fatto che nell'isola di Creta, presa come punto di riferimento per la denominazione dei venti, il Libeccio spira dalla Libia (antico nome del continente africano).
Il Ponente, anche detto Zefiro, è un vento del Mar Mediterraneo che spira da Ovest. È il vento caratteristico delle perturbazioni atlantiche che attraversano il mediterraneo da ovest verso est. I suoi effetti sono sentiti soprattutto sul Mar Tirreno e sul Mare Adriatico centro-meridionale. Il Ponente è un vento fresco tipico dei pomeriggi estivi; può essere portatore di maltempo.

con un debole scirocco e con una "bella" libecciata!



domenica 2 giugno 2013



Alla sfilata del 2 giugno dello scorso anno, nel silenzio generale (in segno di lutto per il terremoto in Emilia) delle bande e delle fanfare che si susseguivano in via dei Fori Imperiali, solo la banda della Sassari suonò, per volere del Capo dello Stato, l'inno “Dimonios”.


DIMONIOS (Diavoli)

Inno della Brigata "Sassari"


China su fronte si ses sezzidu ,pesa
Abbassa la fronte, se sei seduto, alzati!
ch’est passende sa brigata tattaresa
perchè sta passando la Brigata "Sassari"
Boh!Boh!
E cun sa manu sinna, sa mezzus gioventude de Saldigna
e con la mano indica la miglior gioventù di Sardegna

Semus s’istiga de cudda antiga zente
Siamo gli eredi di quell'antica gente
ch'a s'innimigu frimmaiat su coro
che fermava il cuore al nemico
Boh! Boh!
Es nostra oe s'insigna pro s'onore de s'Italia e de Saldigna
Oggi le loro insegne sono nostre, per l'onore dell'Italia e della Sardegna
Sa fide nostra no la pagat dinari
La nostra fedeltà non non ha bisogno di essere pagata
Aioh! Dimonios! Avanti forza paris.
Andiamo, diavoli! avanti tutti insieme!

Da sa trincea finas'a sa Croazia
Dalla trincea fino alla Croazia
sos "Tattarinos" han'iscrittu s'istoria
i "sassarini" hanno scritto la storia
Boh! Boh!
Sighimos cuss'olmina onorende cudd'erenzia tattarina.
seguiamo le loro orme, onorando quell'eredità "sassarina"

Ruiu su coro e s'animu che lizzu
Rosso il cuore e l'anima (pura) come il giglio
cussos colores adornant s'istendarde
questi colori adornano il nostro stendardo
Boh! Boh!
E fortes che nuraghe a s'attenta pro mantenere sa paghe.
e forti come i nuraghi, sempre vigili per mantenere la pace

Sa fide nostra no la pagat dinari.
La nostra fedeltà non ha bisogno di essere pagata
Aioh! Dimonios! Avanti forza paris. 

ascolta l'inno con testo e traduzione

https://www.youtube.com/watch?v=W_ONMyHA6wM














sabato 1 giugno 2013


GIUGNO

in sardo

LAMPADAS

Làmpadas (dal greco lampàdos, che significa luce, fiaccola) deriva dal fatto che Giugno è il mese della festa di San Giovanni, dove in molti paesi si usa accendere grandi fuochi.

Antico proverbio sardo riferito a Làmpadas:

Acqua e soli, annara de loi

Acqua e bentu, bona annara po su sramentu

Acqua e sole, annata di legumi

Acqua e vento, buona annata per le viti